Una collana particolare
La zia Albertina era la classica zia nubile indipendente e colta e soprattutto elegantissima. Non aveva molta disponibilità economica ma una manualità abile e riusciva a vestirsi e agghindarsi con grande gusto arrangiando le poche cose che poteva permettersi. Al mercato comprava pizzi e bigiotteria raffinata e abbelliva camicie semplici rendendole vestiti pregiati.
Un giorno come tanti era vestita di bianco e si presentò a casa della sorella. Il nonno, da quel burlone che era, vedendo le budelline di vitello a spurgare nell'acquaio e la zia tutta bianca immacolata, le disse che una collana le sarebbe stata molto bene al collo, il vestito aveva bisogno di un po' di colore. Prese a quel punto le budelline e gliele mise al collo!
La zia si imbestialì e non si presentò a casa della sorella per una settimana, poi pace fu fatta. Fu uno scherzo molto pesante se si pensa che a quei tempi, anni cinquanta, la lavatrice non era alla portata di tutti.
Budelline in umido
Fino a qualche anno fa si trovavano facilmente la budelline già spurgate e sbollentate. Cucinarle era abbastanza facile e in casa si procedeva così:
Si toglieva l'eccesso di grasso all'interno delle budelline poi si tagliavano a tronchetti. Si procedeva con un sughetto fatto con olio, aglio e rosmarino e pomodoro. Quando era un po' tirato si mettevano le budelline e si portava a cottura, a seconda della qualità delle budelline occorrono dai 15 ai 30 minuti.