Un tempo a Firenze si respirava un'aria burlona e scherzosa che oggigiorno non è comprensibile. Mario Monicelli con il suo “Amici miei” ha fotografato un atmosfera reale non esagerata. Mio padre con la sua aria a “pizzicorino “era un maestro nello scherzo, ma mio nonno, suo padre, lo era in modo sublime.
Il nonno Renato era un personaggio molto particolare, barista impeccabile, faccia imperturbabile, zittone, fisico longilineo, lo chiamavano “il Colonnello” per il suo portamento. Ebbene, inizia la sua carriera al deposito della SITA quando era in Via Maso Finiguerra, nei paraggi del tanto ripianto Cinema Fulgor.
Il nonno architettava degli scherzi talvolta un po'....pesanti. Ebbene, un giorno pensó di mettere nel caffè qualche goccia di lassativo per cavalli, la scialappa, così, tanto per vedere cosa potesse succedere...quel giorno un delirio, ritardi su tutte le linee, sballo di tutte le partenze, corse a casa di tutti gli autisti e non solo...fu un caso, indagarono sulla mensa e fecero vari controlli a tutti i livelli. Il direttore sconfortato si confidó con il mio nonno mentre era al bar e, non so come, intuì cosa fosse successo e chi il colpevole di tanto caos. "Renato, questo non lo dovevi fare, se esce fuori questa cosa puoi dire addio al tuo lavoro...non so perché gli salvò la faccia e tutto tornò a posto...
Il nonno adorava il brodo con il lesso e a casa, la cognata Dina, gli preparava il Savore, salsa acidula per il bollito. Non la conosce quasi nessuno ma a casa Mari-Landi era una prelibatezza.
IL SAVORE
Il savore è una salsa dal sapore antico fatta con pane ammollato, frutta secca (specialmente noci), sale, aglio, basilico, pepe e una componente agra che ora è rappresentata dal limone, mentre un tempo era ricavata dal succo di uva acerba.
Serve per accompagnare bolliti misti e lampredotto.